I gnocchi d’orzo di Nonna Irma

Ignocchi d’orzo sono da sempre uno dei piatti che più ci caratterizzano. Ne siamo particolarmente affezionati perché la loro storia è parte della nostra identità.

A raccontarcela è Nonna Irma: <E’ un piatto che mi ricorda la mia infanzia, quando con mia mamma Marcellina andavo nei campi colitivati ad orzo e frumento. Con una piccola falce tagliavamo le lunghe spighe, le raccoglievamo in lunghi mazzi e le adagiavamo nel fienile ad asciugare. A fine estate, la mamma chiamava quattro o cinque amiche per aiutarla a battere l’orzo. Si riunivano nel fienile, adagiavano tutte le spighe essicate sul pavimento e le battevano per fare uscire i chicchi. Utilizzavano un attrezzo in legno che in patois ( il dialetto di Cogne) si chiama Lou Fleyé: era formato da un bastone più lungo, unito per l’estremità ad un altro bastone più corto, grazie ad una striscia di cuoio che ne consentiva la mobilità. La spiga veniva percossa con la parte più corta del bastone ritmicamente roteata dalle sapienti mani delle donne . Era un’arte che richiedeva senso del ritmo e sincronicità e che generava una vera e propria musica. Al termine della battitura, i chicchi  venivano setacciati e raccolti in grandi sacchi di tela bianca, pronti per essere portati al vecchi mulino di Epinel, dove io sono nata e cresciuta. Qui, l’orzo veniva macinato e, finalmente, avevamo la farina d’orzo che veniva utilizzata non solo in cucina per fare la polenta d’orzo ma anche per il bestiame. Quando poi con mio marito abbiamo aperto Notre Maison, abbiamo deciso di inserire nel nostro menù i gnocchi d’orzo per condividere con i nostri ospiti parte della nostra tradizione ricca di autenticità e antichi valori>.

Proprio con i gnocchi d’orzo,  abbiamo vinto il concorso <Specialità di Paradisia> indetto dal Parco Nazionale del Gran Paradiso  per valorizzare l’enogastronomia locale. Dovevamo proporre una ricetta originale in cui venivano utilizzate delle erbe aromatiche. Ai turisti il compito di votare, tra i  piatti proposti dai vari ristoranti, quello di loro maggior gradimento. Per l’occasione abbiamo scelto di abbinare i nostri gnocchi d’orzo ad una salsa alla toma  e  al timo. Ancora oggi potete gustarli così.